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Saturday, March 2, 2013

Cortona



The legend told by Virgil, wants Cortona was founded, in time, by the mythical Dardano in the place where the hero  he lost his helmet (Corys), hence the name Coritus or become Corjtus Cortona years.
Dardanus was one of the ancestors of King Priam ... King of the Trojan War, the beautiful Helen and the horse of Ulysses.
Later Cortona was Umbrian, Etruscan and Roman then be, after the period of the barbarian invasions, a free city under Uguccio Casal

Cortona is a quiet and romantic town nestled in the beautiful hills of Val di Chiana in the province of Arezzo, it is surrounded by a countryside planted with olive trees, in which  sumptuous villas arise1surrounded by large parks, monasteries and churches and monuments.

It still has the original medieval village with ruins of buildings and the town of Etruscan walls. The urban aspect is characterized by large gradients of land, which makes some very steep streets and stunning panoramic views; from here, in addition to enjoying a beautiful view of the Tuscan and Umbrian hills, you can also admire the Lake Trasimeno. In the historical center alternate dwellings aesthetically pleasing architecture and old houses, built of stone with colorful wooden corbels, from which the sweet smell of burning wood in old chimneys.

There are many monuments and buildings to visit, such as the Town Hall, the Praetorian Palace, the Duomo, the Medici Fortress and not forgetting the Diocesan Museum, where they also collected works by Luca Signorelli, master Michelangelo.



La leggenda, narrata da Virgilio, vuole che Cortona fu fondata, nella notte dei tempi, dal mitico Dardano nel luogo in cui l'eroe, durante un combattimento, perse il suo elmo (Corys), da cui il nome di Coritus o Corjtus diventato negli anni Cortona. 
Dardano era uno degli antenati di Re Priamo ... il Re della guerra di Troia, della bellissima Elena e del cavallo di Ulisse. 
Successivamente Cortona fu Umbra, Etrusca e Romana per poi essere, dopo il periodo delle invasioni barbariche, un libero comune sotto Uguccio Casali. 

Cortona è una tranquilla  e romantica cittadina adagiata sulle splendide colline della Val di Chiana, in provincia di Arezzo, è circondata da una campagna coltivata ad ulivi, in cui sorgono sontuose ville immerse in vasti parchi, monasteri e chiese monumentali.  
Conserva tuttora l'originario borgo medievale  con ruderi di edifici e la cinta delle mura etrusche. L'aspetto urbanistico è caratterizzato da notevoli dislivelli di terreno, che rendono alcune strade molto ripide e dagli splendidi scorci panoramici, da qui, infatti, oltre a godere di una stupenda vista delle colline toscane ed umbre, si può anche ammirare il Lago Trasimeno. Nel centro storico si alternano dimore di piacevole architettura e vecchie case, costruite in pietra serena con pittoreschi mensoloni di legno, da cui proviene il dolce odore di legna bruciata nei vecchi camini.
Sono tanti i monumenti e gli edifici da visitare, come il Palazzo Comunale, il Palazzo Pretorio, il Duomo, la Fortezza Medicea e senza dimenticare il Museo Diocesano, dove sono raccolti anche i lavori di Luca Signorelli, maestro di Michelangelo.

Tuesday, August 21, 2012

Il Palio del Cerro



on the first Saturday of September: The Palio is held in the Cerro Cerreto Guidi, near Florence. The festivities continue the next day.

 Since the fourteenth century the inhabitants of Cerreto have always had great devotion to Santa Liberata, so in 1588 he became the patron of the first of September. During this occasion, besides the religious procession was set up the "prize": a series of simple castle games, marked on the force, on skill, on the competition, reflexes and intelligence.

Every day, to better organize the games, the town was divided into four "quarters", which was given the name of the ancient castle of the four doors: Porta Fiorentina, to the palace gate, Porta Santa Maria to Pozzuolo, Port Caracosta .

The games, which have been handed down and that will continue to do are: Rides on troppoli (pieces of wood joists 30 cm long) and tubs (typical container slats, used in viticulture), the tug of war, the launch of the rings and the crossbow manesca. They are rustic and popular games of origin, demonstrating the simple character of the inhabitants of Cerreto.
Of the five games, the race of the crossbow is one that requires most preparation and careful, because this ancient instrument is dependent on its perfection by the accuracy with which the weapon is set up.
 At the end of games, the winning district celebrates with cheerful and boisterous toasts.




Il primo sabato di settembre: Il Palio del Cerro si svolge a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. I festeggiamenti contnuano anche il giorno successivo.

Fin dal XIV secolo gli abitanti di Cerreto hanno sempre avuto molta devozione per Santa Liberata, così nel 1588 fu assunta a compatrona e le fu dedicata una festa i primi di settembre. Durante questa occasione oltre alla processione dei religiosi fu istituito il "palio": una seie di giochi castellani semplici, improntati sulla forza, sull'abilità, sulla competizione, sui riflessi e sull'intelligenza.
Oggi giorno, per organizzare al meglio i giochi, la cittadina è stata divisa in quattro "contrade", alle quali è stato dato il nome delle antiche quattro porte del castello: Porta Fiorentina, Porta al Palagio, Porta Santa Maria al Pozzuolo, Porta Caracosta.

I giochi, che sono stati tramandati e che si continuano a fare, sono: le corse sui troppoli (pezzi di travicello di legno lunghi 30 centimetri) e nelle bigonce (tipici recipienti a doghe, usati in viticoltura), il tiro alla fune, il lancio degli anelli e il tiro con la balestra manesca. Sono giochi di origine agreste e popolare, che dimostrano il semplice carattere dei cerretesi.
Dei cinque giochi, la gara della balestra è quella che richede una preparazioen più lunga ed accurata, perchè questo antico strumento fa dipendere lasua perfezione dalla precisione con la quale viene allestita l'arma.

Al termine dei giochi, nella contrada vincente si fa festa con allegri e chiassosi brindisi.