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Saturday, February 9, 2013

Viareggio carnival


Carnival is a worldwide celebration that has an ancient origin. Etimologically, the word carnival comes from the Latin "carnem levare", because it was the abolition of meat which was held just before the period of astinence and fasting of Lent.
The carnival has always been an holiday full of joy where everyone can celebrate with masks, rice and have fun before the fast. The mask is a way to come out from everyday life, to get rid of social roles, to hide oneself in order to become more.

The carnival of Viareggio is a carnival event yearly held in the Tuscan a city of Viareggio.
Its main characteristic is given by the parade of floats and masks, usually made of paper – pulp, depicting caricatures of popular people, such as , showmen and sportsmen.  
The parade is held on the Viareggio avenue alongside the local beach; it is a circuit 2 kilometres (1,24 miles) long. Here the floats move  along the spectators, who can attend the show with no barriers, becoming in turn the protagonists of the parade.
During the carnival period, Viareggio change into a true open-air museum, where people coming from all over the world meet o enjoy together.

 The first carnival parade was held in 1873, when some wealthy middle-class men decided to organize a  parade of floats adorned with flowers.

The official mascot of the Viareggio carnival is Burlamacco, first depicted in 1931 by Uberto Bonetti.
Burlamacco is a clown and he had chosen the red and the white of the outfit from the traditional colours of the umbrellas on the beach at Viareggio and the name is derived from the Burlamacca river.
There is a statue of him all the year round on the Lungomare in Viareggio.

This 140th edition, the parade consists of eight flots of first-class, five of second-, nine masks group and ten isolated ones. Throughout the month the city is transformed into the factory of fun between giant papier-night parties, fireworks, dances, theatrical exhibitions, gastronomic events and major sporting events.


The parades take place: 1-8-15-22 February at3.00 p.m and 28st February at 6.30.


Tickets cost: ordinary ticket € 18.00








Il Carnevale è festeggiato in tutto il mondo ed ha un origine antica. Etimologicamente, la parola carnevale deriva dal latino "carnem levare", perché era l'abolizione della carne, prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

Il carnevale è sempre stata una festa piena di gioia in cui tutti possono festeggiare con maschere, risate e divertimento prima del digiuno. La maschera è un modo per uscire dalla vita di tutti i giorni,  per eliminare i ruoli sociali, per nascondersi e per diventare di più.


Il carnevale di Viareggio è un evento annuale che si tiene  nella città toscana di Viareggio.
La sua caratteristica principale è data dalla sfilata di carri e maschere, di solito fatti di carta - pesta, raffiguranti caricature di personaggi famosi, come ad esempio, uomini di spettacolo e sportivi.
La sfilata si svolge sul viale lungo la spiaggia locale, si tratta di un circuito di 2 km (1,24 miglia) di lunghezza. Qui i carri si muovono lungo gli spettatori, che possono vivere  lo spettacolo senza barriere, diventando a loro volta protagonisti della sfilata.
Durante il periodo di carnevaleViareggio si trasforma in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove le persone provenienti da tutto il mondo si incontrano e si divertono insieme.
 La prima sfilata di carnevale si è svolta nel 1873, quando alcuni ricchi borghesi decisero di organizzare una sfilata di carri ornati di fiori.


Per questa 140° edizione, la sfilata dei carri si compone di otto carri di prima categoria, cinque quelli di seconda, nove le maschere di gruppo e dieci quelle isolate. Per tutto il mese la città si trasforma nella fabbrica del divertimento tra giganti di cartapesta, feste notturne, spettacoli pirotecnici, veglioni, rassegne teatrale, appuntamenti gastronomici e grandi eventi sportivi.

Le sfilate hanno luogo domenica 16 febbraio ore 15.00, domenica 23 febbraio ore 15.00,  domenica 2 marzo ore 14.50, martedì 4 marzo e domenica 9 marzo ore 15.00

Costi biglietti: biglietto ordinario 15,00 €
Bambini minori di 11anni entrano gratis.


Tuesday, September 4, 2012

Rificolona



"Ona Ona, what a beautiful rificolona ......" this old ditty echoed through the streets of Florence and San Giovanni Valdarno the evening of th 7th September the eve of the Nativity of Mary.
Its origin  is to be found in the seventeenth century, when the peasants and mountain areas around Florence came to town to celebrate the Nativity of the Virgin Mary at the Basilica of the Santissima Annunziata. On this occasion, in the square and in the streets around the church was organized a fair-market. In order to get a good seat, where to sell their products, such as cheese, mushrooms, yarns they were from home many hours before and at night they lighted their way with lanterns hung on bestoni. Once in the city, some groups of young Florentines teased the peasants, especially women, perhaps dressed so certainly not elegant and styled in an eccentric and a bit ridiculous way. Some young people threw the watermelon rinds against these lanterns to make them burn.With years for the 7th September the custom remained to compose the lanterns with the features of the peasant.In our days there are some traces of the origin of the festival, as the market in Piazza Santissima Annunziata, the Fierucola of bread, where you can buy organic products and handicrafts of small farms in the area, and as a bonfire of lanterns burn with precise shoots blowgun.
In the days preceding the festival, the children and young people have fun building your own rificolona, ​​that is a model of a colored paper, various shapes, strange and unique, with a little light inside, on the top of a pole
.
The festival in Florence is divided into two evenings: the 6th September the festival takes place along the River Arno with parades of lanterns illuminated boats, really impressive, and the 7th September there is the parade from Piazza Santa Croce to Piazza Santissima Annunziata.



"Ona, Ona, ma che bella rificolona......" questo vecchio stornello riecheggia fra le strade di Firenze e San Giovanni Valdarno la serata del 7 settembre, vigilia della Natività di Maria.
La sua origine e' da ricercarsi nel Seicento, quando i contadini ed i montanari delle zone intorno a Firenze si recavano in città per festeggiare la Natività della Madonna presso la Basilica della Santissima Annunziata. In questa occasione, nella piazza antistante e nelle strade intorno alla chiesa veniva organizzata una fiera-mercato. Per poter prendere un buon posto, dove vendere i propri prodotti, come formaggi, funghi, filati dovevano partire da casa molte ore prima e di notte rischiaravano il proprio cammino con delle lanterne appese a dei bestoni. Giunti in città, alcuni gruppi di giovani fiorentini canzonavano i campagnoli, se la prendevano soprattutto con le donne, magari abbigliate in modo non certo elegante ed acconciate in maniera eccentrica ed un po' ridicola. Alcuni giovani, poi, gettavano delle bucce di cocomero contro queste lanterne per farle incendiare.
Con gli anni e' rimasta l'usanza per il 7 settembre di comporre delle lanterne con le fattezze delle campagnole.

Ai nostri giorni sono rimaste alcune tracce dell'origine della festa, come il mercato in Piazza Santissima Annunziata, la Fierucola del pane, dove si possono acquistare prodotti biologici e artigianali delle piccole aziende agricole della zona, ed il falò delle rificolone fatte incendiare con precisi tiri di cerbottana.
Nei giorni precedenti alla festa i bambini ed i giovani si divertono a costruìre la propria rificolona, vale a dire un modellino di carta colorata, dalle forme più svariate, bizzarre e particolari, con un lumicino all'interno, posto in cima ad un'asta.

La festa a Firenze si sviluppa in due serate: il 6 settembre la festa si svolge lungo l'Arno con la sfilate delle rificolone su barche illuminate, davvero suggestivo, ed il 7 settembre si svolge la sfilata da Piazza Santa Croce a Piazza Santissima Annunziata.