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Friday, August 17, 2012

San Gimignano



San Gimignano rises on a hill overlooking the Val d'Elsa, in the province of Siena.
A legend is linked to the history of the town's name. It is said that a bishop of Modena, Bishop Gimignano, during one of his travels, is dead in the land. During his funeral, a boy was struck by the large ring that shone on his finger of the deceased; pretended to kiss the corpse and tried to remove the ring, with the result that, in addition to the ring, he found himself in the finger of manoanche bishop. Terrified, he fled and arrived in a small chapel, where he asked for help and confessed the theft, giving back the stolen goods to a priest. From that day the church was named after the bishop and around it the extraordinary and wonderful town developed.
San Gimignano is surrounded by walls of 1200 and retains 15 of the 72 original towers, so as to have the name "Manhattan" of the Middle Ages. The center is characterized by two squares communicating, Piazza della Cisterna and Piazza del Duomo, the monumental center of the city. Its facade is simple, but the steps to access it and all the surrounding square lend a special atmosphere. Inside are ecstatic by the beauty and uniqueness of the frescos that tell many stories of the Bible. San Gimignano is still a city where the atmosphere is lively buzz medieval and echo of the past, with its scents and flavors of local products, such as Vernaccia or saffron.Walking through the small winding roads and narrow streets, is expected to appear before their verses from one moment to the next, a knight, a soldier or a lady with her bridesmaids.


Those who love the Middle Ages, you can not miss a visit to the museum San Gimignano 1300 and Tresure Hunt, where you can admire a miniature reconstruction of the city in 1300: impressive for the quality and amount of detail, it seems to be one of the ways of time. Ideal for younger children, too.

Visualizzazione ingrandita della mappa


San Gimignano sorge su una collina che domina la Val D'Elsa, nella provincia di Siena.

Una leggenda è legata alla storia del nome della cittadina. Si racconta che un vescovo di Modena,  il vescovo Gimignano, durante uno dei suoi viaggi, è defunto in quella terra. In occasione della sua cerimonia funebre, un ragazzo rimase colpito dal grosso anello che brillava al dito del defunto; finse di baciare la salma e tentò di sfilare l'anello, con il risultato che, oltre all'anello, si trovò in manoanche il dito del vescovo. Terrorizzato fuggì ed arrivò all'interno di una cappellina, dove chiese aiuto e confessò il furto, riconsegnando la refurtiva ad un sacerdote. da quel giorno la chiesetta prese il nome del vescovo ed intorno ad essa si sviluppò la straordinaria e meravigliosa cittadina.

San Gimignano è circondata da mura del 1200 e conserva 15 delle 72 torri originarie, tanto da avere l'appellativo di "Manhattan" del Medio Evo.
Il centro è caratterizzato da due piazze comunicanti, Piazza della Cisterna e Piazza del Duomo, centro monumentale della città. La sua facciata è semplice, ma la scalinata per accedervi e tutta la piazza circostante donano un'atmosfera speciale. All'interno si rimane estasiati dalla bellezza e particolarità degli affreschi, che raccontano  molti episodi  biblici.
San Gimignano è tuttora una città in cui si respira un'atmosfera medievale e riecheggiano vivaci brusii di altri tempi, con i suoi profumi e sapori di prodotti tipici, come la Vernaccia o lo zafferano.
Camminando tra  le piccole strade tortuose e vicoli stretti, ci si aspetta proprio di versi comparire davanti da un momento all'altro un cavaliere, un soldato o una dama con le sue damigelle.

Chi ama il Medioevo non si può perdere la visita al museo San Gimignano 1300 and Tresure Hunt, in cui è possibile ammirare una ricostruzione in miniatura della città nel 1300: impressionante per laqualità e quantità dei dettagli; sembra proprio di essere tra le vie del tempo. Ideale anche per i bambini più piccoli.





Monday, June 18, 2012

Davanzati Palace - Hidden Florence

Davanzati Palace is located in the heart of medieval Florence, near the Palazzo Vecchio and the Duomo. 
Represents an architectural example of a Florentine residence of mid-1300, built by the family Davizzi, Art Calimala merchants (merchants of wool), the past, then the middle of 1500 the family Davanzati, also wealthy merchants, who did affix family crest on the exterior facade and still visible. 
Its external structure represents a rare example of Florentine house in which we recognize the transition between the medieval tower house and the Renaissance palace, has a bit of both: has openings in the vaults of the ground floor, perhaps, served to throw hot oil or pitch in and unwelcome visitors had the upper floors of the large bright windows of the stately homes of 1500.
 the ground floor there is a beautiful tree runs in the late 1600's. In it are handed down from the branches of the family Davanzati. At the foot of the tree are painted a number of villas, houses and other properties of Davanzati, while the arms are played around the tree of the families with whom they are related. The main interest focuses on the discovery of the interior, whose richness of the furnishings makes us touch the daily life of a noble Florentine family, and plunge back in time, just one of the periods of greatest splendor of the city. You can admire wall decorations, furniture from different periods, pottery, furniture and collections of objects. 
I finally completed the restoration work and now you can visit only with the reservation, the third floor, where you will find a bedroom and kitchen. In it are preserved many household objects, such as cheesecloth, the mixer, juicer, the frame, the rotisserie, the spinning wheel, an old "refrigerator", cutlery ... The bedrooms are particularly rich in furniture with chests, hassocks, painted chests, caskets and, in one of them, are preserved in a glass case three pairs of women's shoes found in the home of Boccaccio in Certaldo. The walls of the rooms, but not only, are rich in frescoes depicting stories of love (the Castellana Vergy) and lush green vegetation in spring. On some walls, also, you can see the writing, which we passed moments of everyday life and the walls were used perhaps for the lack of paper. One of these writings, situated in a room on the third floor, is particularly interesting because it shows an important fact: the murder of Giuliano de 'Medici, the Pazzi Conspiracy. And 'visit also suitable for children because the visit is fast and non-formal education as in other museums. Finally, it is only open in the morning. 
Palazzo Davanzati si trova nel cuore della Firenze medievale, vicino a Palazzo Vecchio ed il Duomo. Rappresenta un esempio architettettonico di una residenza fiorentina della metà del 1300, costruito dalla famiglia Davizzi, mercanti dell’Arte di Calimala (mercanti di lana), passato, poi alla metà del 1500 alla famiglia Davanzati, anch’essi mercanti benestanti, che fecero apporre lo stemma di famiglia sulla facciata esterna e tuttora visibile. 

La sua struttura esterna rappresenta un raro esempio di abitazione fiorentina in cui si riconosce il passaggio tra la casa torre medievale ed il palazzo rinascimentale, ha un qualcosa di entrambi: ha delle aperture nelle volte del piano terra che, forse, servivano a gettare olio bollente o pece a visitatori sgraditi ed ha nei piani superiori le ampie e luminose finestre delle residenze signorili del 1500. Nell’atrio si trova un bellissimo albero genealogico eseguito negli ultimi anni del 1600. 

In esso sono tramandate le ramificazioni della famiglia Davanzati. Ai piedi dell’albero sono dipinte alcune ville, case ed altre proprietà dei Davanzati, mentre intorno all’albero sono riprodotti gli stemmi delle famiglie con cui si sono imparentati. L’interesse principale si concentra nella scoperta degli interni, la cui ricchezza degli arredi ci fa toccare con mano la vita quotidiana di una famiglia nobiliare fiorentina e tuffare indietro nel tempo, proprio in uno dei periodi di maggiore splendore della città.

 Si possono ammirare decorazioni murali, mobilia di diverse epoche, maioliche, suppellettili e raccolte di oggetti. Finalmente sono terminati i lavori di restauro e adesso si può visitare, solo con la prenotazione, il terzo piano, dove si trovano una camera da letto e la cucina. In quest’ultima sono conservati molti oggetti di uso domestico, come il buratto, l’impastatrice, lo spremiagrumi, il telaio, il girarrosto, l’arcolaio, un antico “frigorifero”, posate…Le camere da letto sono particolarmente ricche di arredi, con forzieri, inginocchiatoi, cassapanche dipinte, cofanetti ed, in una di esse, sono conservate in una bacheca tre paia di calzature femminili ritrovate nella casa di Boccaccio a Certaldo. Le pareti delle camere, ma non solo, sono ricche di affreschi che riproducono storie d’amore ( la Castellana di Vergy) ed una rigogliosa natura in primavera. Su diverse pareti, inoltre, si possono vedere delle scritte, che ci tramandano momenti di vita quotidiana e venivano usati i muri forse per la mancanza di carta. Una di queste scritte, situata in una stanza del terzo piano, è particolarmente interessante, perché riporta un fatto importante: l’uccisione di Giuliano de’Medici nella Congiura dei Pazzi. E’ una visita adatta anche ai bambini, perché la visita è veloce e non formale come in altri musei. Infine, è aperto solo di mattina.

Sunday, June 17, 2012

Poppi - Castle of the Counts Guidi


At the center of Casentino is Poppi, one of the most beautiful medieval villages, which still preserves intact the ancient walls. On top of the hill, stands the elegant and imposing castle of the Counts Guidi, where you can admire a splendid panorama, even wider if you climb 104 steps to the tower of the castle.

In the square in front of, the visitor is greeted by a bust of the poet Dante, who attended the famous battle of Campaldino in 1289 and later lived with the family of Count Guidi during his exile. In this respect, the castle is an interesting reconstruction of the battle between the army of the Guelphs of which is recognized by Dante, and the Ghibellines.
The building structure was designed by Arnolfo di Cambio, who built, among other things, Palazzo Vecchio in Florence, which is the prototype, and the Town Hall in San Giovanni Valdarno, among other buildings.

The castle was built between the twelfth and thirteenth century and is perfectly preserved. To enter the castle you have to cross a pretty courtyard, adorned with the crests of Florentine vicars that dominate a particular stone staircase. On the ground floor there are the stables, the prisons, where it is reconstructed, with life-size mannequins, the story of some criminals and prisoners, which pleases and excites the kids. At the end of the courtyard a stone table reminds us that here justice was administered when Poppi became the seat of the court. On the first floor is the ballroom, with its frescoes, unoriginal, and the coffered ceiling. Going up to the 2 nd floor, we are facing the statue of Count Guido Simone Battifolle. It was a very important member of the family and he was welcome to Dante during his exile. Also on the 2nd floor you can admire the residential apartments. The castle also housed a library with about 70,000 volumes, 600 incunabula and 800 manuscripts of various epochs.
Al centro del Casentino si trova Poppi, uno dei più bei borghi medievali, che conserva tuttora intatte le antiche mura. Sulla sommità del colle si erge imponente ed elegante il castello dei Conti Guidi, da cui si può ammirare uno splendido panorama, ancora più ampio se si sale 104 scalini che conducono sulla torre del castello. Nella piazza antistante il turista è accolto da un busto del sommo poeta Dante, che partecipò alla ormai celebre battaglia di Campaldino nel 1289 e dimorò successivamente presso la famiglia dei Conte Guidi durante il suo esilio. A tale riguardo, all’interno del castello si trova un’interessante ricostruzione della battaglia tra l’esercito dei Guelfi tra cui è riconoscibile anche Dante, e quello dei Ghibellini. La struttura dell’edificio fu ideata da Arnolfo da Cambio, che costruì tra l’altro anche Palazzo Vecchio a Firenze, di cui è il prototipo, ed il Palazzo Comunale a San Giovanni Valdarno oltre ad altri edifici. Il castello fu costruito tra il XII ed il XIII secolo ed è perfettamente conservato. Per entrare nel castello bisogna attraversare un grazioso cortile, adornato dagli stemmi dei vicari fiorentini che sovrastano una particolare scalinata in pietra. Al pian terreno si trovano le scuderie, le prigioni, in cui è ricostruita, con manichini a grandezza naturale, la storia di alcuni criminali e prigionieri, che piace ed emoziona anche i bambini. In fondo al cortile un tavolo di pietra ci ricorda che qui vi si amministrava la giustizia quando Poppi diventò sede di tribunale. Al primo piano si trova il salone delle feste, con gli affreschi, non originali, e con il soffitto a cassettoni. Salendo al 2° piano, ci troviamo davanti la statua del Conte Guido Simone da Battifolle. Fu un esponente molto importante del casato e fu lui ad accogliere Dante durante il suo esilio. Sempre al 2° piano si possono ammirare gli appartamenti residenziali. Nel castello, inoltre, ha sede una biblioteca con circa 70.000 volumi, 600 incunaboli e 800 manoscritti di varie epoche.