The monumental complex of San Galgano, located in the Siena countryside, between Monticiano and Chiusdino, stands in the center of the valley of the river Merse, a tributary Ombrone, a highly populated land, especially in the Middle Ages, when feudal lords vying for territory south of Tuscany .
The beauty of the area appears to have remained intact over the centuries, the silence and the green spots do not frighten, but they seem to give a sense of peace of the past, the presence of wild boars and other animals do not break this spell.
And this environment so rough and mystical hosted the poetic figure of a hermit, which will be the spark that will give rise to the historical and artistic wonders of the San Galgano.
Galgano Guidotti was a dissolute knight, lived in Tuscany in the XII century. One night San Michele appeared to him in a dream. So he decided not to use the sword to fight and kill and stuck in a rock, where it still is today.
Galgano founded then the beautiful abbey became rich and powerful during the Middle Ages and the Renaissance, much to the envy of the Pope.
Time is now reduced to ruins great, but his remains still manage to evoke the intense life that took place between the chapter house, cloister and the scriptorium. Of the church are fragments of walls, was robbed and used as a quarry and lead plates that covered the roof were sold, but its charm remains mysterious.
To pay tribute to Galgano and his sword, we must get to the small hermitage of Montesiepi, where the Monaco retired last year of his life, and where a chapel was built in his memory.
Il complesso monumentale di San Galgano, situato nella campagna senese, fra Monticiano e Chiusdino, sorge al centro della valle del fiume Merse, affluente dell'Ombrone, una terra altamente popolata, specialmente nel Medioevo, quando potenti feudatari si contendevano il territorio meridionale della Toscana.
La bellezza dei luoghi sembra essere rimasta intatta nei secoli, il silenzio ed il verde delle macchie non impauriscono, ma sembrano dare un senso di pace di altri tempi, la presenza di cinghiali e di altri animali non rompono questo incanto.
E proprio questo ambiente così ruvido e mistico ospitò la figura poetica di un'eremita, che sarà la scintilla che darà origine a quella meraviglia storica ed artistica del complesso di San Galgano.
Galgano Guidotti era un cavaliere dissoluto, vissuto in Toscana nel XII secolo. Una notte gli apparve in sogno San Michele: decise allora di non usare più la spada per combattere ed uccidere e la conficcò in una roccia, dove si trova ancora oggi.
Galgano fondò poi la bellissima abbazia che diventò ricca e potente durante il Medioevo ed il Rinascimento, tanto da suscitare l'invidia del Papa.
Oggi è ridotta ad un rudere grandioso, ma i suoi resti riescono ancora ad evocare la vita intensa che si svolgeva fra la sala capitolare, il chiostro e lo scriptorium. Della chiesa rimangono brandelli di mura; fu depradata ed usata come cava e le lastre di piombo che ricoprivano il tetto furono vendute, ma il suo fascino misterioso permane.
Per rendere omaggio a Galgano ed alla sua spada bisogna però arrivare fino al piccolo eremo di Montesiepi, dove il monaco si ritirò nell'ultimo anno di vita e dove fu costruita una cappella in sua memoria.
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Friday, September 7, 2012
Thursday, September 6, 2012
Festival of Porchetta in Monte San Savino
From 6 to 9 September in Monte San Savino in the province of Arezzo.
The festival, organized in the town center, provides the opportunity to have dinner every evening in Piazza Gamurrini at the food stand, where you can enjoy porchetta, typical Tuscan dish, which is normally bought at stands at fairs, markets or festivals.
In addition, at the Loggia dei Mercanti, will be held by the Court of flavors, where you can buy food products from Tuscany and typical of the area.
CURIOSITY: The festival has increased its notoriety mainly from 2010, the year in which the masters prchettai are entered in the Guinness Book of Records with the world's longest porchetta, well 44.93 meters, putting a new world record.
The porchetta, a traditional dish of Monte San Savino, is a whole pig, roasted and served thinly sliced, warm or at room temperature, with the crust, which is delightfully crisp, and is perfect to fill a sandwich and eat it on the road or during a picnic.
Dal 6 al 9 settembre a Monte San Savino, in provincia di Arezzo.
La festa, organizzata nel centro della cittadina, prevede ogni sera la possibilità di cenare in Piazza Gamurrini, presso lo stand gastronomico, dove potrete gustare la porchetta, tipico piatto toscano, che si compra normalmente alle bancherelle durante fiere, mercati o feste paesane.
Inoltre, presso la Loggia dei Mercanti, verrà allestita la Corte dei Sapori, dove potrete acquistare prodotti gastronomici toscani e tipici della zona.
CURIOSITA': La sagra ha aumentato la sua notorietà saprattutto dal 2010, anno in cui i maestri prchettaisono entrati nel Guinness dei primati con la porchetta più lunga del mondo, ben 44,93 metri, mettendo un nuovo record mondiale.
La porchetta, piatto tipico di Monte san Savino, è un maiale intero arrostito e viene servita tagliata a fette sottili, tiepida o a temperatura ambiente, con la crosta, che è deliziosamente croccante, ed è perfetto per riempire un panino e mangiarlo lungo la strada o durante un pic-nic.
Tuesday, September 4, 2012
Rificolona
"Ona Ona, what a beautiful rificolona ......" this old ditty echoed through the streets of Florence and San Giovanni Valdarno the evening of th 7th September the eve of the Nativity of Mary.
Its origin is to be found in the seventeenth century, when the peasants and mountain areas around Florence came to town to celebrate the Nativity of the Virgin Mary at the Basilica of the Santissima Annunziata. On this occasion, in the square and in the streets around the church was organized a fair-market. In order to get a good seat, where to sell their products, such as cheese, mushrooms, yarns they were from home many hours before and at night they lighted their way with lanterns hung on bestoni. Once in the city, some groups of young Florentines teased the peasants, especially women, perhaps dressed so certainly not elegant and styled in an eccentric and a bit ridiculous way. Some young people threw the watermelon rinds against these lanterns to make them burn.With years for the 7th September the custom remained to compose the lanterns with the features of the peasant.In our days there are some traces of the origin of the festival, as the market in Piazza Santissima Annunziata, the Fierucola of bread, where you can buy organic products and handicrafts of small farms in the area, and as a bonfire of lanterns burn with precise shoots blowgun.
In the days preceding the festival, the children and young people have fun building your own rificolona, that is a model of a colored paper, various shapes, strange and unique, with a little light inside, on the top of a pole .The festival in Florence is divided into two evenings: the 6th September the festival takes place along the River Arno with parades of lanterns illuminated boats, really impressive, and the 7th September there is the parade from Piazza Santa Croce to Piazza Santissima Annunziata.
"Ona, Ona, ma che bella rificolona......" questo vecchio stornello riecheggia fra le strade di Firenze e San Giovanni Valdarno la serata del 7 settembre, vigilia della Natività di Maria.
La sua origine e' da ricercarsi nel Seicento, quando i contadini ed i montanari delle zone intorno a Firenze si recavano in città per festeggiare la Natività della Madonna presso la Basilica della Santissima Annunziata. In questa occasione, nella piazza antistante e nelle strade intorno alla chiesa veniva organizzata una fiera-mercato. Per poter prendere un buon posto, dove vendere i propri prodotti, come formaggi, funghi, filati dovevano partire da casa molte ore prima e di notte rischiaravano il proprio cammino con delle lanterne appese a dei bestoni. Giunti in città, alcuni gruppi di giovani fiorentini canzonavano i campagnoli, se la prendevano soprattutto con le donne, magari abbigliate in modo non certo elegante ed acconciate in maniera eccentrica ed un po' ridicola. Alcuni giovani, poi, gettavano delle bucce di cocomero contro queste lanterne per farle incendiare.
Con gli anni e' rimasta l'usanza per il 7 settembre di comporre delle lanterne con le fattezze delle campagnole.
Ai nostri giorni sono rimaste alcune tracce dell'origine della festa, come il mercato in Piazza Santissima Annunziata, la Fierucola del pane, dove si possono acquistare prodotti biologici e artigianali delle piccole aziende agricole della zona, ed il falò delle rificolone fatte incendiare con precisi tiri di cerbottana.
Nei giorni precedenti alla festa i bambini ed i giovani si divertono a costruìre la propria rificolona, vale a dire un modellino di carta colorata, dalle forme più svariate, bizzarre e particolari, con un lumicino all'interno, posto in cima ad un'asta.
La festa a Firenze si sviluppa in due serate: il 6 settembre la festa si svolge lungo l'Arno con la sfilate delle rificolone su barche illuminate, davvero suggestivo, ed il 7 settembre si svolge la sfilata da Piazza Santa Croce a Piazza Santissima Annunziata.
Tomato sauce (conserva di pomodoro)
Tomato sauce (conserva di pomodoro)
INGREDIENTS
2-3 kg ripe tomatoes San Marzano
some basil leaves
2-3 onions,
2-3 stalks of celery,
2-3 carrots
salt
PREPARATION
Wash the tomatoes, removing, or even their black spots.
Put them in a large pot along with the onions, carrots and celery. Cook over low heat without adding water and a lid, until the tomatoes are not mushy. Now pass it to the mill. If the tomato sauce seems the right density you can bottle it, otherwise let it cook over low heat, until the desired density. Meanwhile, in a large pot with plenty of water, sterilize the jars for 30 minutes, separated by a cloth to keep them from flapping in the boil. In the jar put one or more basil leaves and, with the aid of a funnel, pour the tomato sauce into the jar, leaving a finger from the edge of the jar.
when you have filled all the jars, fill a pot with water and soak the jars upside down to sterilize them again. Sterilize for about 45 minutes after the first boil water.
Store in a cool place and protected from light.
INGREDIENTI
2-3 kg pomodori maturi San Marzano
alcune foglie di basilico
2-3 cipolle,
2-3 coste di sedano,
2-3 carote
PREPARAZIONE
Lavate bene i pomodori, eliminando, eventualmente anche le macchie nere.
Metteteli in una pentola capiente insieme alle cipolle, carote e coste di sedano. Lasciate cuocere a fuoco basso senza aggiungere acqua e con un coperchio, fino a quando i pomodori non si saranno spappolati. Adesso passateli con il passaverdura. Se la passata di pomodoro vi sembra della giusta densità la potete imbottigliare, altrimenti fatela cuocere ancoraafuoco basso, fino ad ottenere la densitàdesiderata. Nel frattempo, in una grossa pentola e con abbondante acqua fate sterilizzare per circa 30 minuti i vasetti, separati con canovaccio per non farli sbattere durante la bollitura. Mettete all'interno del vasetto una o più foglie di basilico e, con l'aiuto di un imbuto, versate la passata di pomodoro nel vasetto, lasciando un dito dal bordo del vasetto.
quando avrete riempito tutti i vasetti, riempite unapentolacon l'acquaed immergetevi i vasetti capovolti per sterilizzarli nuovamente. Sterilizzateli per circa 45 minuti dal primo bollore dell'acqua.
Conservate in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
2-3 kg ripe tomatoes San Marzano
some basil leaves
2-3 onions,
2-3 stalks of celery,
2-3 carrots
salt
PREPARATION
Wash the tomatoes, removing, or even their black spots.
Put them in a large pot along with the onions, carrots and celery. Cook over low heat without adding water and a lid, until the tomatoes are not mushy. Now pass it to the mill. If the tomato sauce seems the right density you can bottle it, otherwise let it cook over low heat, until the desired density. Meanwhile, in a large pot with plenty of water, sterilize the jars for 30 minutes, separated by a cloth to keep them from flapping in the boil. In the jar put one or more basil leaves and, with the aid of a funnel, pour the tomato sauce into the jar, leaving a finger from the edge of the jar.
when you have filled all the jars, fill a pot with water and soak the jars upside down to sterilize them again. Sterilize for about 45 minutes after the first boil water.
Store in a cool place and protected from light.
INGREDIENTI
2-3 kg pomodori maturi San Marzano
alcune foglie di basilico
2-3 cipolle,
2-3 coste di sedano,
2-3 carote
PREPARAZIONE
Lavate bene i pomodori, eliminando, eventualmente anche le macchie nere.
Metteteli in una pentola capiente insieme alle cipolle, carote e coste di sedano. Lasciate cuocere a fuoco basso senza aggiungere acqua e con un coperchio, fino a quando i pomodori non si saranno spappolati. Adesso passateli con il passaverdura. Se la passata di pomodoro vi sembra della giusta densità la potete imbottigliare, altrimenti fatela cuocere ancoraafuoco basso, fino ad ottenere la densitàdesiderata. Nel frattempo, in una grossa pentola e con abbondante acqua fate sterilizzare per circa 30 minuti i vasetti, separati con canovaccio per non farli sbattere durante la bollitura. Mettete all'interno del vasetto una o più foglie di basilico e, con l'aiuto di un imbuto, versate la passata di pomodoro nel vasetto, lasciando un dito dal bordo del vasetto.
quando avrete riempito tutti i vasetti, riempite unapentolacon l'acquaed immergetevi i vasetti capovolti per sterilizzarli nuovamente. Sterilizzateli per circa 45 minuti dal primo bollore dell'acqua.
Conservate in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
Sunday, September 2, 2012
Monteriggioni
Monteriggioni, located in the Val d'Elsa, near Siena, is visible from afar, on a hilltop surrounded by olive trees, like a place out of time: only 42 people live there in the shelter of the turreted walls built by the Sienese in the XIII century, to defend against attacks Florentine and control the main roads. Monteriggioni was really impregnable: fell only when a traitor, Captain Zeti, surrendered without a fight to the Florentines.The tour can begin right from the around the walls, a little more than 500 meters. Here once stood the "charcoal", a moat filled with coal that was burned in the event of attack.Inside you will find streets, shops, artisans, the small parish who offer a set that has been preserved for centuries.Recently, in addition to access to the walkway on the wall, was a small museum of arms and armor, where an exhibition of reproductions of armor from various eras.Monteriggioni also lies on the ancient Via Francigena, followed by pilgrims going to Rome and is a great starting point for walking and discover stunning landscapes of this area. The lucky ones may found legendary tunnels and passages that are supposed to Siena and Monteriggioni, starting from the well of Piazza Roma.
The plain between Colle Val d 'Elsa and Monteriggioni was once a swamp, where today there are only two lakes, dark Lake and clear lake, around which is known ancient legend.One day passes here the bishop San Cerbone, who stopped at an inn for the night. The landlord was a very evil man and the bishop tried to make him repent of his sins, but without success. The next day, leaving the bishop prophesied that soon the inn, and the landlord would have wallowed and so it was: this is the origin of the lake clear.Lake dark instead appeared as a sodomite, who would not repent of his sins, sank into the depths of hell, and instead of his house formed the dark lake. It is said that this lake even the wood float: water also acts against nature, as the sodomite.
The plain between Colle Val d 'Elsa and Monteriggioni was once a swamp, where today there are only two lakes, dark Lake and clear lake, around which is known ancient legend.One day passes here the bishop San Cerbone, who stopped at an inn for the night. The landlord was a very evil man and the bishop tried to make him repent of his sins, but without success. The next day, leaving the bishop prophesied that soon the inn, and the landlord would have wallowed and so it was: this is the origin of the lake clear.Lake dark instead appeared as a sodomite, who would not repent of his sins, sank into the depths of hell, and instead of his house formed the dark lake. It is said that this lake even the wood float: water also acts against nature, as the sodomite.
Monteriggioni, situato nella Val D'Elsa, in provincia di Siena, appare visibile da lontano, su un cocuzzolo contornato da ulivi, come un luogo fuori dal tempo: ci vivono solo 42 abitanti al riparo della cerchia muraria turrita costruita nel XIII dai senesi, per difendersi dagli attacchi fiorentini e controllare le vie principali. Monteriggioni eradavvero inespugnabile: caddesolo quando untraditore, il capitano Zeti, si arrese ai fiorentini senza combattere.
La visita può iniziare proprio dal giro delle mura, poco più di 500 metri: qui anticamente si trovavano le "carbonaie", cioè un fossato riempito di carbone e che veniva incendiato in caso di assalti.
All'interno troverete viuzze, negozi, artigiani, la piccola parrocchia che offrono un insieme che si è conservato per secoli.
Di recente, oltre apoter accedere al camminamento sulle mura, è stato allestito un piccolo museo delle armi e armature, dove sono esposte riproduzioni di armature di diverse epoche storiche.
Monteriggioni, inoltre, si trova sull'antica via Francigena, seguita dai pellegrini che si recavano a Roma ed è un ottimo punto di partenza per camminare e riscoprire paesaggi mozzafiato di questa zona. I più fortunati potrebbero trovarei cunicoli ed i passaggi leggendari che dovrebbero collegare Siena e Monteriggioni partendo dal pozzo di piazza Roma.
La piana tra Colle Val d' Elsa e Monteriggioni era un tempo una palude, di cui oggi rimango nosolo due laghi, chiamati Lago scuro e Lago chiaro, intorno ai quali è conosciuta un'antica leggenda.
Un giorno passa di qui il vescovo San Cerbone, che si fermò in una locanda per la notte.. L'oste era un uomo veramente malvagio ed il vescovo cercò di farlo pentire dei suoi peccati, ma senza successo. Il giorno dopo, partendo, il vescovoo profetizzò che presto la locanda e l'oste sarebbero sprofondati e così fu:questa è l'origine del Lago chiaro.
Il Lago scuro, invece apparve quando un sodomita, che non voleva pentirsi dei suoi peccati, sprofondò negli abissi dell'Inferno e al posto della sua casa si formò il Lago scuro. Si dice che in questo lago non galleggi neanche il legno: anche l'acqua si comporta contro natura, come il sodomita.
Friday, August 31, 2012
Il Diotto
With the name of Diotto is known to this tradition, which is inspired by Florence arrival of the new Vicar of the "eighth day" when the outgoing vicar was meeting him, he organized games and a party in his honor. On this occasion the new Vicar was sworn in the oratory of the Madonna di Piazza, the oath still lives in the same square, which takes place every year on September 8, the feast of the Nativity of Our Lady.
Already from the previous week, with two days Renaissance (September 1-2) Scarperia dresses up, goes back in time, and the inhabitants, as if by magic, repopulate the castle dressed in Renaissance costumes. On the streets you can meet the grinder, the blacksmith, the farmer, walking with typical products of the area, the soldiers, knights and ladies, acrobats, musicians, fire-eaters, master cutlers (the typical product of the city 'own the knife) .... The town center is enriched with many colors, scents and fragrances.
The real party on September 8, at 9.00 p.m, begins when the procession of the new vicar enters the village, accompanied by the music of trumpets and drums. Waiting for him there is the procession of the outgoing vicar, the two greet each other and walk together through the streets of Scarperia until the square, where the new vicar swears loyalty to the city.
Five games make the Palio of Diotto and these competitions involved four teams. The games which can be observed are the launch of knives, running on the bricks, running in tubs (typical container slats used in viticulture), the tug of war, the race of plenty.
Once the games, we assign a score to each team and the one that has scored the most points will receive the Palio, between enthusiasm and the cheers of the audience cheering.
L'8 settembre a Scarperia, nel Mugello, in provincia di Firenze.
Con il nome di Diotto è conosciuta questa tradizione, che si ispira all'arrivo da Firenze del nuovo Vicario il l'otto di', quando quello uscente gli si faceva incontro festeggiandolo e facendolo assistere ai giochi organizzati in suo onore. In questa occasione il nuovo Vicario prestava giuramento nell'oratorio della Madonna di Piazza; tale giuramento rivive ancora oggi, nella stessa piazza, che si ripete ogni anno l'8 settembre, festa della Natività della Madonna.
Già dalla settimana precedente, con due giornate rinascimentali ( 1-2 settembre) Scarperia si veste a festa, torna indietro nel tempo; gli abitanti, come per magia, ripopolano il castello abbigliati con abiti rinascimentali. Per le strade si possono incontrare l'arrotino, il fabbro, il contadino, ambulanti con prodotti tipici della zona, i soldati, dame e cavalieri, i saltimbanchi, i musici, i mangiafuoco, mastri coltellinai ( il prodotto tipico della città e' proprio il coltello).... Il centro della cittadina si arricchisce di mille colori, odori e profumi.
La festa vera e propria, l'8 settembre ore 21.00, inizia quando il corteo del nuovo vicario entra nel borgo, accompagnato dalla musica di trombe e tamburi. Ad attenderlo c'e' il corteo del vicario uscente, i due si salutano dignosamente ed, insieme, attraversano le vie di Scarperia fino ad arrivare nella piazza, dove il nuovo vicario giura fedeltà alla città.
Sono cinque i giochi che compongono il Palio del Diotto ed a queste competizioni partecipano quattro squadre. I giochi a cui si assiste sono il lancio dei coltelli, la corsa sui mattoni, la corsa nelle bigonce (tipici recipienti a doghe utilizzati nella viticoltura), il tiro alla fune, la corsa della cuccagna.
Terminati i giochi, si assegna il punteggio alle singole squadre e quella che avrà totalizzato il maggior punteggio riceverà il Palio, fra l' entusiasmo e le acclamazioni festanti del pubblico.
Thursday, August 30, 2012
Il Palio di Pescia
The first Sunday of September: in Pescia, in the province of Pistoia.
The Palio takes its origin from the festivities for the patron saint of the town, the martyred Dorothea, starting from 1300. These festivities included solemn liturgical celebrations, festivals and the prize was the culmination of the games.
Today, the Palio provides competition between the four districts of Pescia: Santa Maria, San Francisco, and San Michele Ferraria.
The celebrations start on the previous week, with music, craft markets, a market Medieval shows, acrobats, jugglers, flag bearers, musicians, appearing with medieval clothes that animate the streets of downtown. Are also set up stalls in which to savor local specialties.
The real party starts on Friday, when presented the prize, which is a colored cloth, which annually remember an important fact connected with the history of Pescia.
On Sunday morning, starting at 10.15 a.m in the main square Herald notifys the city the race which will be held in the afternoon, at 5.00 p.m
The Palio procession through the streets of the city in a chariot decorated and is conducted in the Square, where the match starts between the archers that are trying to hit the target. The atmosphere is solemn, tense, but joyous at the same time. The eyes of the public eagerly followed the trajectory of the arrows. After announcing the winning district, the extras and the public in the neighborhood rejoice with shouts gioise and follow the Palio assigned, partying all night.
La prima domenica di Settembre: a Pescia, in provincia di Pistoia.
Il Palio trae la sua origine dai festeggiamenti per la patrona della cittadina, la martire Dorotea, a a partire dal 1300. Tali festeggiamenti prevedevano solenni celebrazioni liturgiche, feste popolari ed il palio rappresentava il momento culminante dei giochi.
Oggi giorno il Palio prevede la competizione tra quattro rioni di Pescia: Santa Maria, San Francesco, Ferraria e San Michele.
I festeggiamenti iniziano la settimana precedente, con musica, mercatini dell'artigianato, un mercato Medievale, spettacoli di saltimbanchi, giocolieri, sbandieratori, musici, figuranti con abiti medievali che animano le strade del centro. Vengono allestite anche bancherelle presso cui assaporare specialità tipiche della zona.
La festa vera e propria inizia il venerdì, quando viene presentato il palio, cioè un drappo colorato, che annualmente ricorda un fatto importante legato alla storia di Pescia.
La domenica mattina, a partire dalle 10.15, nella piazza principale l'Araldo comunica alla città la gara che si disputerà nel pomeriggio, alle ore 17.00.
Il Palio sfila per le strade del centro sopra un carro addobbato e viene condotto in Piazza, dove inizia la sfida tra gli arcieri, che cercano di centrare il bersaglio. L'atmosfera è solenne, tesa, ma festosa nello stesso tempo. Gli sguardi del pubblico seguono con trepidazione la traiettoria delle frecce. Dopo aver annunciato il rione vincitore, i figuranti ed il pubblico del quartiere esultano con grida gioise e seguono il Palio assegnato, facendo festa per tutta la serata.
Wednesday, August 29, 2012
La giostra del Saracino
The first Sunday of September in Arezzo, Piazza Grande, you can attend the commemoration of the "Joust of the Saracen".
It is a jousting tournament in picturesque costumes of the fourteenth century, one of the oldest tournaments military that has been handed down to the present day, is derived from the duel in "single combat", consists of three main components: the weapon, the target and the race .
Probably it is derived from the training of the troops on horseback, who were carried to hit a puppet with a spear, with the appearance of an enemy. This puppet perhaps it was called "Saracen" or "dark" to sharpen the hatred of the knights against Arabs or Saracens pirates.
With regard to the current organization of the revival, the competition on the four city districts: Porta Crucifera, Porta al Foro, Porta Sant' Andrea, Porta Santo Spirito.
The event is preceded by a parade in costume, magnificent, majestic, colorful, with weapons, horse trappings, details and sumptuous crests of the helmets, which does outline a cheering crowd and noisy. The Banner of the city opens with the solemn procession in the Piazza Grande and form an impressive line-up.
The target, the Saracen, the rider must hit with the spear is located on the opposite corner of departure. The rider tries to hit a specific area of the phantom to get the highest score.
At the end of the eight frantic gallop, the district winner gets the "Golden Lance" between the blaze and the enthusiasm of the audience.
La prima domenica di settembre: ad Arezzo, in Piazza Grande, si può assistere alla rievocazione della " Giostra del Saracino".
E' un pittoresco torneo cavalleresco in costumi del Trecento, tra i più antichi tornei militari che sia stato tramandato fino ai nostri giorni; deriva dal duello a"singolar tenzone", costituito da tre elementi fondamentali:l'arma, il bersaglio e la corsa.
Probabilmente deriva dall'addestramento delle truppe a cavallo, che venivano esercitate a colpire con la lancia un fantoccio, con le sembianze di un nemico. Questo fantoccio forse veniva chiamato "saracino" o " moro" per acuire l'odio dei cavalieri nei confronti dei pirati arabi o saraceni.
Per quanto riguarda l'attuale organizzazione della rievocazione, la competizione riguarda i quattro quartieri cittadini: Porta Crucifera, Porta al Foro, Porta Sant'Andrea, Porta Santo Spirito.
La manifestazione e' preceduta da un corteo storico in costume, fastoso, maestoso, variopinto, con armi, bardature di cavalli, particolari e sontuosi cimieri degli elmi, a cui fa contorno una folla festante e rumorosa. Il Gonfalone della città apre con solennità il corteo e forma in Piazza Grande un suggestivo schieramento.
Il bersaglio, il Saracino, che il cavaliere deve colpire con la lancia si trova al vertice opposto della partenza. Il cavaliere cerca di colpire una zona precisa del fantoccio per ottenere il punteggio massimo.
Al termine delle otto frenetiche galoppate, il Quartiere vincitore ottiene la "Lancia d'oro",tra il tripudio e l'entusiasmo del pubblico.
Tuesday, August 28, 2012
Bruschetta with tomatoes
Bruschetta with tomatoes
INGREDIENTS FOR 4 PERSONS
4 tablespoons of extra virgin oil
Salt, basil
Dress tomatoes with salt, oil and, if you like, two cloves of garlic.
This “salad” should rest at least half an hour.
Distribute the tomatoes on the slices of toasted bread.
INGREDIENTS FOR 4 PERSONS
8
slices of Tuscan bread
300g
ripe tomatoes4 tablespoons of extra virgin oil
Salt, basil
PREPARATION
Wash
tomatoes, dice them and put them in a bowl.
Chop
some leaves of basil.Dress tomatoes with salt, oil and, if you like, two cloves of garlic.
This “salad” should rest at least half an hour.
Distribute the tomatoes on the slices of toasted bread.
BRUSCHETTA
AL POMODORO
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
8 fette di pane toscano
300 g di pomodori maturi4 cucchiai di olio d’’oliva
Sale
Basilico
PREPARAZIONE
Lavare i pomodori e tagliarli a
tocchetti. Lavare e tagliare qualche foglia di basilico ed unirlo ai pomodori.
Condire i pomodori con olio e sale.Questa “insalata” deve riposare almeno mezz’ora, per poi essere distribuita sul pane, meglio se caldo.
Tuscany in a Nutshell
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By Tuscany in a Nutshell
Published:
Updated: Monday, August 27, 2012
Cod at livorno's way ( Baccalà alla livornese )
Cod at livorno's way ( Baccalà alla livornese )
INGREDIENTS SERVES 4
500g cod
200g tomato sauce
1 onion
3 cloves of garlic
a handful of parsley
flour
a few sage leaves
olive oil
salt
PREPARATION
Cut the cod into small pieces and coat with flour. Meanwhile, in a frying pan fry the garlic and sage leaves and add the cod fillets. When they are cooked, remove them. Remove the sage leaves and fry the onion. After you add the tomato sauce and salt. Cook for about 10 minutes. Then add the cod and cook for another 10 minutes. Sprinkle with chopped parsley and serve immediately.
Tuscany in a Nutshell
E-mail: tuscanyinanutshell.blogspot(at)gmail.com
By Tuscany in a Nutshell
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Published:
Updated: BACCALA' ALLA LIVORNESE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
500g baccalà
200g salsa di pomodoro
1 cipolla
3spicchi d'aglio
una manciata di prezzemolo
farina
quache foglia di salvia
olio d'oliva
sale
PREPARAZIONE
Tagliate il baccalà a pezzetti e infarinateli.. Intanto in una padella soffriggete gli spicchi d'aglio e le foglie di salvia e aggiungerci i filetti di baccalà. Quando sono cotti toglieteli. Togliete le foglie di salvia e fate rosolare la cipolla. Aggiungete dopo la salsa di pomodoro e salate. Cuocete per circa 10 minuti. Successivamente aggiungete il baccalà e cuocete per altri 10 minuti. Spolverizzate con il prezzemolo tritato e servite subito.
Saturday, August 25, 2012
Volterra
Visualizzazione ingrandita della mappa
Volterra sorge su una verde collina tra le valli del Cecina e dell' Era e domina il singolare spettacolo dei calanchi, enormi e pittoresche voragini causate dall'erosione.
E' una città antichissima, di origini etrusche; i primi reperti archeologici rinvenuti nelle necropoli risalgono al X, IX sec. a. C. . Dalla metà del VII sec. a .C. partecipa ad una viva attivtà commercile etrusca,si abbellisce ed entra a far parte della confederazione commerile delle maggiori città etrusche. Successivamente i Romani la occuparono, dandole l'attuale nome. Ma è nel Medioevo che inizia la vera fioritura della città.
Da un punto di vista turistico, si sottolinea che sono tutt'ora visibili le mura etrusche, ben conservate, che circondano il centro storico. Il cuore pulsante della città medievale è Piazza dei Priori, una delle più scenografiche piazze italiane: qui si svolgevano le attività dell'antico Comune, del cui passato splendore si fregiano gli imponenti ed antichi edifici, tutti in pietra grigia, che si affacciano sulla piazza, come il Palazzo dei Priori, sulla cui facciata sono ancora ben visibili e riconoscibili stemmi di marmo e terracotta smaltata.
Da non perdere sono la visita del Duomo, costruzione romanica del XII secolo, con il suo interno a tre navate, in cui è presente anche una Deposizione in legno scolpito e dipinto ed un pergamo a cui hanno lavorato gli allievi di Guglielmo Pisano e la Pinacoteca, con la Deposizione del Rosso Fiorentino e la Madonna di Luca Signorelli.
E' una città ricca di storia, di arte, dove è possibile trovare tracce di etruschi, romani, del Medievo e del Rinascimento. Quello che attrae maggiormente in Volterra, è la sua atmosfera medievale che si respira per il centro, costituito da viuzze, stradine tortuose, in cui si possono scorgere negozietti perfettamente integrati.
Nel centro sono presenti anche tanti negozic he vendono preziosi manufatti in alabastro, prodotto tipico della città, che viene estratto proprio nelle sue vicinanze.
Friday, August 24, 2012
Loro Ciuffenna
Loro Ciuffenna is a medieval village located in the province of Arezzo, on the Cassia Vetus and we have news of its existence as early as the second century. B.C. In the Middle Ages passed to Poppi who maintained control until the thirteenth century, when it was also fortified.
There are many historical events related to Loro, including a rebellion against Napoleon.
As soon as you enter to Loro, you are greeted by the roar of the river Ciuffenna, sometimes very loud, which creates small differences and waterfalls. From the main deck, which overlooks the river in fact, you can still see the old mill, which used precisely the power of the river to grind. If you go down to the river, there is a maze of narrow cobbled streets, all lined with stone houses and balconies decorated with colorful flowers and fragrant.
Loro Ciuffenna is located on the slopes of Pratomagno, surrounded by olive trees and a lovely countryside and green and offers a picturesque view of the Valdarno. Because of its emphasized position from Loro you can easily reach many mountain resorts, where three Gorgiti, Chiassaia (where you can enjoy a delicious and crunchy Schiacciata), Poggio di Loro, Montelori, La Trappola, until he could reach with a beautiful and scenic walk the cross on Mount Pratomagno.
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Varie sono le vicissitudini storiche legate a Loro, tra cui una ribellione contro Napoleone.
Non appena si entra a Loro, si viene accolti dallo scroscio del fiume Ciuffenna, talvolta anche molto fragoroso, che crea piccoli dislivelli e cascate. Dal ponte principale,che sovrasta il fiume infatti, è possibile ancora vedere il vecchio mulino, che utilizzava proprio la forza del fiume per macinare. Se si scende verso il fiume, si trovano un labirinto di viuzze e stradine acciottolate, tutte fiancheggiate da case in pietra e con balconi adorni di fiori colorati e profumati.
Loro si trova alle pendici del Pratomagno, contornata da campi di olivi ed una campagna incantevole e verdeggiante ed offre un suggestivo panorama sul Valdarno. Proprio per la sua posizione previlegiata, da Loro si possono facilmente raggiungere molte località montane, tre cui Gorgiti, Chiassaia ( dove si può gustare una gustosissima e croccante schicciata), Poggio di Loro, Montelori, La Trappola, fino a poter raggiungere con una bella e panoramica passeggiata la croce sul monte Pratomagno.
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