Monday, September 24, 2012

Pienza


To reach Pienza, a town in the province of Siena, you can cross the Val d'Orcia, with its clay, the thousand crepee wavy.
You rarely see a tree, a cypress tree, a house, often scattered cottages blend with the landscape of many shades on brown. The monotony of the valley is broken, on top of the hills at the foot of Monte Amiata, by a series of turreted castles and as if by magic, suddenly, in front of the Monte Amiata is Pienza. It is placed in a semicircle on top of a hill, surrounded by sheer walls to the south and at some point the walls stop to make way for gleaming windows of the apse of the cathedral and the white columns of the elegant loggia of the Papal Palace .
The fame of Pienza is essentially linked to the name of Enea Silvio Piccolomini,who was born here in 1405 and was Pope Pius II from 1458 to 1464. The extraordinary story began when Pius II wanted to transform the medieval village where he was born in a modern city, which has remained one of the piùalti urban examples, if not the unicoo, around the fifteenth century Europe. It is, in fact, one of the construction methods through which the renaissance was an attempt to create a model of life, developing an idea of ​​the city that was able to give concrete answers to the desire for civil and peaceful coexistence. Definitely worth a visit Palazzo Piccolomini, papal residence, from whose balcony you can enjoy a panorama over the valley. Times are:
-16 October - 14 March: from TUESDAY to Sunday from 10.00 a.m to 4.30 p.m. Last admission at 4:00 p.m Open on holiday Mondays
-15 March - 15 October: from TUESDAY to Sunday from 10:00 a.m to 6:30 p. m.
Last admission 6:00 p.m. Open on holiday Mondays
- 25 December / 1 January opening 2:00 a.m 6:00 p.m. Last admission at 5:30 p.m
Closing the Palace
from 7 January to 14 February, from 16 November to 30 November

It 's very nice to walk to the city center, admire Renaissance and be intoxicated by the scents from the many shops that line the main street, typical shops, crafts that sell traditional products of the town, meats and cheeses, so that Corso Rossellino, the main street, is also known as the way of the cheese. The typical pecorino cheese is made from sheep's milk; this a sheep grazes free in places and that offers intensely fragrant herbs, such as mint or radichio, giving a raw material with a very aromatic vegetable rennet particular as to give the its sweet-spicy, affecting different shades at the end of ripening. There are three kinds of cheese, the fresh (30 days ripening), semi-mature (up to 2 months) and aged (over than 2 months). There are many variants of curing: in "walnut leaves," with "juniper berries", "under ash" with "herbs" and "cave in" all to be enjoyed with a good glass of wine.



Per giungere a Pienza, cittadina in provincia di Siena, si può attraversare la Val d'Orcia, con la sua terra argillosa, le mille crepee ondulate.
Raramente si vede un albero, un cipresso, una casa; spesso i casolari sparsi si confondono con il paesaggio dalle tante sfumature sul marrone. Ad interrompere la monotonia della valle ecco apparire sulla cima  delle colline ai piedi del Monte Amiata, tutta una serie di castelli turriti e come d'incanto, ad un tratto, proprio di fronte al Monte Amiata appare Pienza. E' posta a semicerchio sulla cima di un colle, cinta di mura a strapiombo verso sud e che ad un certo punto si interrompono per far posto alle scintillanti vetrate dell'abside del Duomo ed alcorteo delle bianche colonnine sorreggenti l'elegantissima loggia del Palazzo papale.
La fama di Pienza è essenzialmente legata al nome di Enea Silvio Piccolomini che qui naque nel 1405 e fu papa Pio II dal 1458 al 1464. La straordinaria vicenda ebbe inizio quando Pio II Piccolomini volle trasformare l'antico borgo medievale in cui era nato in una moderna cittadina, che è rimasta uno dei piùalti esempi urbanistici, se non l'unicoo, di tutto il Quattrocento europeo. Essa rappresenta, infatti, una delle modalità costruttive attraverso le quali in età rinascimentale si cercò di realizzare un modello di vita, elaborando un'idea di città che fosse in grado di dare risposte concrete al desiderio di convivenza civile  e pacifica. Sicuramente merita una visita Palazzo Piccolomini, residenza papale, dalla cui loggia si gode un panorama da mozzafiato sulla valle. Gli orari sono:
-16 OTTOBRE - 14 MARZO: da MARTEDI’ a DOMENICA 10,00-16,30 Ultimo ingresso ore 16,00. Aperto i lunedì festivi
-15 MARZO - 15 OTTOBRE: da MARTEDI’ a DOMENICA 10,00-18,30
Ultimo ingresso ore 18,00. Aperto i lunedì festivi
- 25 Dicembre / 1 Gennaio apertura 14.00 18.00.Ultimo ingresso ore 17,30
Chiusura del Palazzo
dal 7 Gennaio al 14 Febbraio, dal 16 Novembre al 30 Novembre


E' molto piacevole passeggiare per il centro, ammirare palazzi rinascimentali ed essere inebriati dai profumi provenienti dai tanti negozi che costeggiano la via principale; negozi tipici, artigianali che vendono i prodotti tradizionali della cittadina, salumi e formaggi, tanto che Corso Rossellino, la via principale, è conosciuta anche come la via dei formaggi. Il formaggio tipico è il pecorino,fatto con latte di pecora; una pecora libera di pascolare in luoghi che offrono erbe intensamente profumate, come la mentuccia o il radichietto, che donano una materia prima decisamente aromatica e con un  caglio vegetale particolare tale da conferirgli il suo sapore dolce-piccante, che influisce sulle diverse sfumature al termine della stagionatura. Ci sono tre tipi di pecorino, quello fresco (30 giorni distaginatura), semi-stagionato (fino a 2 mesi) e stagionato (oltre ai 2 mesi). Esistono le molte varianti di stagionatura : in “foglie di noci”, con “bacche di ginepro”, “sotto cenere”, con “erbe aromatiche” ed “in grotta”: tutte ottime da gustare con un buon bicchiere di vino.

Friday, September 21, 2012

Panello con l'uva

Panello con l'uva




INGREDIENTS

500 g bread dough leavened
1kg red grape wine grapes canaiola
50 g sugar
4 tablespoons extra virgin olive oil


PREPARATION
Wash the grapes well and remove all the berries. Take the dough, place it on a board and add the sugar and tablespoons of oil. Mix well. When the ingredients are well blended with the paste, take half of the dough and roll out with a rolling pin until you get a sheet of thin. Grease a baking pan, preferably rectangular and nothin pasta. Place the dough about 700g of grape berries and sprinkle over a couple of tablespoons of sugar. With the other half of the dough obtain another sheet, always of low thickness and place it above the grapes, by pressing a little and closing the edges well. Sprinkle the dough with the remaining berries. Place in preheated oven at 190 degrees for about 30 - 40 minutes.



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INGREDIENTI
500 g pasta da pane lievitata
1kg uva nera da vino uva canaiola
50 g zucchero
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva

PREPARAZIONE
Lavare bene l'uva e staccare tutti gli acini. Prendete la pasta lievitata, mettetela su una spianatoia ed aggiungere lo zucchero ed i cucchiai di olio. Impastare bene. Quando gli ingredienti sono ben amalgamati con la pasta, prendere metà della pasta e  stenderla con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia di basso spessore. Ungere una teglia, preferibilmente rettangolare e distenderci la pasta. Disporre sulla pasta circa 700g degli acini dell'uva e cospargere sopra un paio di cucchiai di zucchero. Con l'altra metà della pasta ottenere un'altra sfoglia, sempre di basso spessore e disporla sopra l'uva, premendo un po' e chiudendo bene i bordi. Cospargere la sfoglia con gli acini rimasti. Mettere in forno preriscaldato a 190 gradi per circa 30- 40 minuti.

Festival polenta in Monterchi


In Monterchi, in the province of Arezzo, from 21st to 23rd September 2012.

 Three days of celebrations that involve the whole town in an explosion of joy and collaboration, three days of music, dancing, good food but most of all, traditional, simple and prepared as in the old days, all in a charming town. An unmissable meeting for food lovers and nostalgic for the old traditions. At the food stands  you can enjoy polenta with tomato sauce, mushrooms, bacon and roast, sausages, liver, fried mushrooms ....

The festival takes place in the Old Town and in Square Mercatale: a shuttle bus connects these two points.

On Saturday and Sunday, in the historical center there will be a craft market.




A Monterchi, in provincia di Arezzo, dal 21 al 23 settembre 2012.

Tre giorni di festa che coinvolgono tutta la cittadina in un'esplosione di allegria e collaborazione, tre giorni di musica, di balli, ma soprattutto di buona cucina; una cucina tradizionale, semplice e preparata come ai vecchi tempi, il tutto in un contesto suggestivo. Un appuntamento imperdibile per i buongustai ed i nostalgici delle vecchie tradizioni. Presso gli stands gastronimici potete gustare polenta al sugo, ai funghi, con pancetta e arrosto, salsicce, fegatelli, funghi fritti....

La sagra si svolge sia nel Cento storico che in piazza del Mercatale: un bus navetta collega questi due punti.

Il sabato e la domenica, nel Centro storico ci sarà anche un mercatino dell'artigianato.

Thursday, September 20, 2012

The Harvest Festival- Festa della Vendemmia


In Mercatale Val di Pesa, the town of San Casciano, near Florence, from 20 to 23 September 2012

 Among the sweet rolling hills Casciano the ancient agricultural practice of harvest back to engage and fascinate, and with it one of the most beloved of the territory: the harvest Festival. The guest of honor is the wine, celebrated by a wide range of events organized with the involvement of the community.

All are invited to celebrate the harvest season and to participate in the many events, in various forms, will enhance the quality and potential of the territory: from sports to entertainment, from music to the commemoration of the ancient Mesteri to food and bicycle race, games tradition.

Since Thursday afternoon the center of Mercatale will celebrate and every evening you can enjoy dinner at the food stalls, with of course a wine tasting in the area.


A Mercatale Val di Pesa, comune di San Casciano, in provincia di Firenze, dal 20 al 23 settembre 2012

Tra i dolci saliscendi delle colline sancascianesi l'antica pratica agricola della vendemmia torna a coinvolgere e affascinare e con essa uno degli appuntamenti più amati del territorio: la Festa della Vendemmia. Ospite d'onore è il vino, celebrato da un'ampia rosa di eventi organizzati con il coinvolgimento della comunità.
Tutti sono invitati a festeggiare la stagione della vendemmia e a partecipare ai numerosi eventi che, sotto forme diverse, esalteranno le qualità e le potenzialità del territorio: dallo sport allo spettacolo, dalla musica alla rievocazione degli antichi mesteri, dalla gastronomia alla gara ciclistica, ai giochi della tradizione.
Dal giovedì pomeriggio il centro di Mercatale sarà in festa e tutte le sere potrete gustare un'ottima cena presso gi stand eno- gastronomici, con, naturalmente una degustazione di vini tipici della  zona.

Wednesday, September 19, 2012

Sant'Antimo Abbey


Sant'Antimo Abbey is near Montalcino, in a small valley, simple colors, where the houses blend into the countryside, where the contours of the landscape is blurred. The countryside is revealed in a game of feelings and lights, and never abandons us the cypress marking the trails. Montalcino leaving us behind, the valley Starcia unfolding before our eyes and as if by magic, in his solitude, there is the Abbey. Its forms kidnap us, seem to talk about old times. Its solemnity and grandeur witness how powerful and determining the influence of the ecclesiastical power.Among the finest examples of Romanesque architecture, the complex would be formed at the beginning of IX century by Carlo Magno, which remains on the right side of the church: on the one hand, the cloister with the mullioned window, the frames and the lintel forming the side door of the abbey he posts of the small door to the north. The present building, however, dates back to the twelfth century, travertine with three naves. Travertine and alabaster make games of light with light reflections that come from spendide windows.To add to the magic of the place you think of the songs in Latin that echo inside the abbey;all the functions are in fact sung in Gregorian chant.The church is open from 6:45a.m to 9:00 p.m (9:30 p.m in summer). The visits can be made from 10:15 a.m to 12.30a.m and from 3:00 p.m to 6:30 p.m during the working group and from 9:15a.m to 10:45 p.m and from 3:00 p.m to 6: 00 p.m during the holidays.

How to reach the abbey:By car: From the North (Florence) take Firenze-Siena, exit at Siena Sud, take the Via Cassia and after Buonconvento, turn to Montalcino - Castelnuovo Abbot - Sant'Antimo)- From theSouth (Rome) take laA1e exit at Chiusi, go - For Chianciano Terme, San Quirico d'Orcia, Montalcino - Sant'Antimo. - From the sea (Grosseto), take Paganico the road to Mount Amiata and after village Santa Rita turn left to Montalcino - Sant'Antimo.By bus:PESCHIERA - Montalcino <> Sant'Antimo - Info: 0564 953134 or 0564 953172TRAIN - Siena (station) <> Montalcino - Info: 0577 204 111SITA - Florence <> Siena (square Lizza) - Info: 055 483 651



Sant'Antimo è un'abbazia nei pressi di Montalcino, in una valle piccola, semplice nei colori, in cui i casolari si confondono con la campagna, dove i contorni del paesaggio si sfumano. La campagna si svela in un gioco di sensazioni e di luci, mentre non ci abbandona mai il cipresso che segna i sentieri. Lasciando ci Montalcino alle spalle, la valle Starcia si apre davanti ai nostri occhi e come d'incanto, nella sua solitudine, ci appare l'Abbazia. Le sue forme ci rapiscono, sembrano quasi parlare dei tempi che furono. La sua solennità ed imponenza testimoniano quanto fosse potente e determinante l'influenza del potere ecclesiastico.
Fra i più bei esempi di architettura romanica, il complesso sarebbe nato all'inizio de IX secolo per volontà di Carlo Magno, di cui restano sul lato destro della chiesa alcuni resti:un lato,del chiostro con la trifora, gli,stipiti e l'architrave che formano la porta laterale dell'abbazia egli stipiti della piccola porta a nord. L'attuale costruzione, invece, risale al XII secolo, in travertino a tre navate. Sono impressionanti i giochi di luce che il travertino e l'alabastro compongono con i riflessi luminosi che entrano dalle spendide bifore.
Ad accrescere la magia del luogo ci pensano i canti in latino che riecheggiano all'interno dell'abbazia; tutte le funzioni, infatti sono cantate in gregoriano.
La chiesa rimane aperta dalle 6,45 alle 21,00 (21,30in estate). Le visite si possono effettuare dalle 10,15 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30 durante i gironi feriali e dalle 9,15 alle 10,45 e dalle 15,00 alle 18,00 durante i giorni festivi.

Come raggiungere l'abbazia:
In macchina: da Nord (Firenze) prendere la Firenze- Siena, uscire a Siena-Sud, proseguire per la Via Cassia e dopo Buonconvento, girare per Montalcino - Castelnuovo dell'abate - Sant’Antimo)
- daSud (Roma) prendere laA1e uscire a Chiusi, proseguire - Per Chianciano Terme, San Quirico d'Orcia, Montalcino - Sant'Antimo.- dal mare (Grosseto), prendere a Paganico la strada per il Monte Amiata e a dopo borgo Santa Rita girare a sinistra per Montalcino - Sant'Antimo.

Con l'autobus:
PESCHIERA - Montalcino <> Sant'Antimo - Info: 0564 953134 oppure 0564 953172
TRAIN - Siena (stazione) <> Montalcino - Info: 0577 204111

SITA - Firenze <> Siena (piazza la Lizza) - Info: 055 483 651

Saturday, September 15, 2012

Fried zucchini flowers ( Fiori di zucca fritti )

Fried zucchini flowers (Fiori di zucca fritti)





INGREDIENTS

SERVES 4

20 zucchini flowers
200g flour
2 eggs
salt
oil for frying

PREPARATION.

In a bowl put the eggs with the flour and salt. Add enough water to make a smooth batter and not too thick.
Let it stand for about an hourIn the meantime clean the flowers by removing the pistil inside and possibly the stems.
Put the oil in a pan and when it is hot fry flowers previously passed in the batter.
Fry until golden, add salt and serve hot.

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Ingredienti per 4

20 fiori di zucca
200g di farina
2 uova
Sale
Olio per friggere

PREPARAZIONE

In una scodella mettete le uova con la farina e sale. Aggiungete l'acqua necessaria per fare una pastella liscia e non troppo densa.
Lasciatela riposare per circa un'ora. Nel frattempo pulite i fiori eliminando il pistillo intrerno ed, eventualmente, i gambi.
Mettete l'olio in una padella e quando è caldo metteteci i fiori passati precedentemente nella pastella.
Friggete fino a completa doratura,salateli e servite caldi.

Friday, September 14, 2012

The Festival of polenta, porcini mushrooms and wild boar


In Poggio alla Malva, in the municipality of Carmignano, in the province of Prato, 15th and 16th September.

 It is an event that foodies can not lose. It will be a weekend dedicated entirely to the excellent Tuscan cuisine.

The ingredients of a typical Tuscan food festival, with flavors and home cooking. More than twenty years that the party continues to be so successful, because it involved a whole country, with the excitement of being together in joy, to share experiences and to pass down the typical and excellent Tuscan recipes.

The appointment is behind Piazza A. Naldi, right in the center of the town.

 You can enjoy Tuscan cuisine accompanied by the equally good wine at dinner, but for lunch on Sundays, in this case, by reservation only: 055.8718054

A Poggio alla Malva, frazione del comune di Carmignano, in provincia di Prato, il 15 e 16 settembre.

 E' un appuntamento che i buongustai non possono perdere. Sarà un fine settimana  tutto dedicato all'ottima cucina toscana.
Gli ingredienti sono quelli di una tipica sagra gastronomica toscana, con sapori e cucina casareccia. Sono più di venti anni che la festa continua a riscuotere un così grande successo, perchè ad essa partecipa un paese intero, con l'entusiasmo di stare insieme in allegria, di condividere esperienze e tramandarsi le tipiche ed ottime ricette toscane.

L'appuntamento è dietro piazza A. Naldi, proprio nel centro della cittadina.

Potete gustare la cucina toscana accompagnata dall'altrettanto buon vino a cena, ma anche a pranzo la domenica, in questo caso solo su prenotazione: 055.8718054

Sunday, September 9, 2012

Montalcino




Here Montalcino, lonely, lying on top of a hill, while overlooking the valleys of Orcia, Arbia and Ombrone. The eye is lost in a landscape of dunes, changing colors, from gray concrete to Sienna and then went back inside the walls.Inside the walls are the proud fortress, the slender figure of the praetorian palace, steeples, narrow streets that descend steeply to open up to beautiful open spaces that give a view of a magical landscape. The city, which is located a few steps from Via Francigena, has preserved its medieval appearance that takes you back in time.If you want to appreciate this medieval village, you can not limit yourself to a fleeting visit: Montalcino must be consumed slowly to be able to enjoy its charm. You have to walk through the narrow streets framed by gardens and terraces from which sprout in Spring and Summer geraniums, "listening" hooves beat knights on the pavement, or sit on the sidelines of the fortress imagining the anxieties of a young lady waiting for her knight.You should stop at what is considered one of the pillars of architectural Montalcino: the keep, and that is a typical castle-yard, with a pentagonal shape and a tower at each corner. In the courtyard of the fortress was set up a wine shop, where e'possibile up in the stands: from here you can enjoy a landscape of rolling hills, lonely farmhouses and rows of cypress trees that are lost nell'ondulare a sea of ​​dunes.Places to visit: Church of Sant'Egidio, the Town Hall in Piazza Garibaldi, the Church of Our Lady of Salvation, the Church of St. Augustine.
One can not speak of Montalcino, without naming the Brunello, a prestigious red wine that has put the city in the world. The vineyards, in fact, that accompany the visitor as he ascends to the next town, on either side of the road crown acres and acres of vineyards, which make Montalcino green oasis between the Crete Senesi. The Brunello is made exclusively from the grapes of SangioveseGrosso and have an output of not more than 80 quintals per hectare in specialized culture. The aging profiteth this wine and it is said that it can age up to 50 years, the wife made taste e'comunque accessible to the tenth year. The bottle of Brunello needs special care: setting up "chamber" at least 48 hours before the service and the bottle should be opened at least 2 hours ahead.Another wealth of the hills of Montalcino it is the Moscadello. The wine has a long tradition, is obtained from the white muscat grape. There are two types of sparkling and dessert and it is a dessert wine.



Ecco Montalcino, solitario, adagiato sulla cima di un colle, mentre domina le Valli d'Orcia, dell'Arbia e dell'Ombrone. L'occhiosi perde in un paesaggi fatto di dune, di colori cangianti, dal grigio delle crete alla terra di Siena, per poi ritornare tra le mura.
Dentro le mura troviamo la superba fortezza, l'esile figura del palazzo pretorio, i campanili, le strette vie che scendono ripide per aprirsi a suggestivi spazi aperti che donano un panorama su un paesaggio magico. La città, che si trova a due passi dalla via Francigena, ha saputo conservare l'aspetto medievale che ti riporta indietro nel tempo.
Se vuoi apprezzare questo borgo medievale, non puoi limitarti ad una fugace visita: Montalcino va consumato lentamente per riuscire a godere del suo suo fascino. Devi passeggiare per le viuzze incorniciate dagli orti e dalla terrazze da cui spuntano in primavera ed estate i gerani," ascoltando" gli zoccoli degli antichi cavalieri battere sul selciato, oppure siediti sugli spalti della fortezza immaginando le ansie di una giovane madonna in attesa del suo cavaliere.
E' d'obbligo una tappa a quello che viene considerato un dei pilastri architettonici di Montalcino:il Cassero, che e' un tipico castello-recinto, con forma pentagonale ed una torre ad ogni angolo. Nel cortile della fortezza e' stata allestita un'enoteca, da dove e'possibile salire sugli spalti:da qui si gode un paesaggio fatto di dolci colli, solitari casolari e file di cipressi che si perdono nell'ondulare di un mare di dune.
Da visitare:Chiesa di Sant'Egidio, il Palazzo Comunale inPiazza Garibaldi, la Chiesa della Madonna del Soccorso, la Ciesa di Sant'Agostino.

Non si può parlare di Montalcino, senza nominare il Brunello, prestigioso vino rosso che ha tattico oscure la città in tutto il mondo.sonoi vigneti, infatti che accompagnano il visitatore mentre si sale verso il entro storico; dall'uno e dall'altro lato della strada fanno corona ettari e ettari di vigna, che rendono Montalcino un'oasi verdeggiante tra le crete senesi. Il Brunello viene ricavato esclusivamente dalle uve del SangioveseGrosso e deve avere una resa non superiore agli 80 quintali per ettaro nella cultura specializzata. L'invecchiamento giova a questo vino e si dice che possa invecchiare fino a 50 anni, la moglie resa gustativa e'comunque raggiungibile verso il decimo anno di età. La bottiglia di Brunello ha bisogno di cure particolari: messa a "chamber" almeno 48 ore prima del servizio e la bottiglia deve essere aperta almeno 2 ore avanti.
Un'altra ricchezza delle colline montalcinesi e'il Moscadello. Il vino gode di un'antica tradizione; viene ottenuto dal vitigno moscato bianco. Ce ne sono di due tipi: frizzante e liquoroso ed e' un vino da dessert.

Saturday, September 8, 2012

Crostini con paté di olive

Crostini con paté di olive






INGREDIENTS ( Serves 4 )
Tuscan bread
180g black olives without stones
200g green olives without stones
120g melted butter
3 pickled onions
Salt
water


PREPARATION:
In a medium bowl put black olives, green olives and onions. Add melted butter stilo hot. Put SALT and mix the ingredients with mixer. If it is necessary, you can add a bit of water. Mix well and Spread on bread, better if it is toasted.

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INGREDIENTI 
 Pane toscano 180g di olive nere denocciolate 200g di olive verdi denocciolate 120g di burro fuso 3 cipolline sott'aceto Sale Acqua PREPARAZIONE In una ciotola versare le olive nere, quelle verdi e le cipolline. Aggiungere il burro fuso ancora caldo. Mettere il sale e frullare gli ingredienti con il mixer. Se necessario aggiungere un po' d'acqua Amalgamare bene e spalmare sul pane, meglio se tostato.

Friday, September 7, 2012

San Galgano

The monumental complex of San Galgano, located in the Siena countryside, between Monticiano and Chiusdino, stands in the center of the valley of the river Merse, a tributary Ombrone, a highly populated land, especially in the Middle Ages, when feudal lords vying for territory south of Tuscany .

The beauty of the area appears to have remained intact over the centuries, the silence and the green spots do not frighten, but they seem to give a sense of peace of the past, the presence of wild boars and other animals do not break this spell.

And this environment so rough and mystical hosted the poetic figure of a hermit, which will be the spark that will give rise to the historical and artistic wonders of the San Galgano.

Galgano Guidotti was a dissolute knight, lived in Tuscany in the XII century. One night San Michele appeared to him in a dream. So he decided not to use the sword to fight and kill and stuck in a rock, where it still is today.

Galgano founded then the beautiful abbey became rich and powerful during the Middle Ages and the Renaissance, much to the envy of the Pope.


 Time is now reduced to ruins great, but his remains still manage to evoke the intense life that took place between the chapter house, cloister and the scriptorium. Of the church are fragments of walls, was robbed and used as a quarry and lead plates that covered the roof were sold, but its charm remains mysterious.

 To pay tribute to Galgano and his sword, we must get to the small hermitage of Montesiepi, where the Monaco retired last year of his life, and where a chapel was built in his memory.






Il complesso monumentale di San Galgano, situato nella campagna senese, fra Monticiano e Chiusdino, sorge al centro della valle del fiume Merse, affluente dell'Ombrone, una  terra altamente popolata, specialmente nel Medioevo, quando potenti feudatari si contendevano il territorio meridionale della Toscana.
La bellezza dei luoghi sembra essere rimasta intatta nei secoli, il silenzio ed il verde delle macchie non impauriscono, ma sembrano dare un senso di pace di altri tempi, la presenza di cinghiali e di altri animali non rompono questo incanto.
E proprio questo ambiente così ruvido e mistico ospitò la figura poetica di un'eremita, che sarà la scintilla che darà origine a quella meraviglia storica ed artistica del complesso di San Galgano.

Galgano Guidotti era un cavaliere dissoluto, vissuto in Toscana nel XII secolo. Una notte gli apparve in sogno San Michele: decise allora di non usare più la spada per combattere ed uccidere e la conficcò in una roccia, dove si trova ancora oggi.
Galgano fondò poi la bellissima abbazia che diventò ricca e potente durante il Medioevo ed il Rinascimento, tanto da suscitare l'invidia del Papa.

Oggi è ridotta ad un rudere grandioso, ma i suoi resti riescono ancora ad evocare la vita intensa che si svolgeva fra la sala capitolare, il chiostro e lo scriptorium. Della chiesa rimangono brandelli di mura; fu depradata ed usata come cava e le lastre di piombo che ricoprivano il tetto furono vendute, ma il suo fascino misterioso permane.
Per rendere omaggio a Galgano ed alla sua spada bisogna però arrivare fino al piccolo eremo di Montesiepi, dove il monaco si ritirò nell'ultimo anno di vita e dove fu costruita una cappella in sua memoria.

Thursday, September 6, 2012

Festival of Porchetta in Monte San Savino



From 6 to 9 September in Monte San Savino in the province of Arezzo.

The festival, organized in the town center, provides the opportunity to have dinner every evening in Piazza Gamurrini at the food stand, where you can enjoy porchetta, typical Tuscan dish, which is normally bought at stands at fairs, markets or festivals.

In addition, at the Loggia dei Mercanti, will be held by the Court of flavors, where you can buy food products from Tuscany and typical of the area.


CURIOSITY: The festival has increased its notoriety mainly from 2010, the year in which the masters prchettai are entered in the Guinness Book of Records with the world's longest porchetta, well 44.93 meters, putting a new world record.


The porchetta, a traditional dish of Monte San Savino, is a whole pig, roasted and served thinly sliced​​, warm or at room temperature, with the crust, which is delightfully crisp, and is perfect to fill a sandwich and eat it on the road or during a picnic.




Dal 6 al 9 settembre a Monte San Savino, in provincia di Arezzo.
La festa, organizzata nel centro della cittadina, prevede ogni sera la possibilità di cenare in Piazza Gamurrini, presso lo stand gastronomico, dove potrete gustare la porchetta, tipico piatto toscano, che si compra normalmente alle bancherelle durante fiere, mercati o feste paesane.
Inoltre, presso la Loggia dei Mercanti, verrà allestita la Corte dei Sapori, dove potrete acquistare prodotti gastronomici toscani e tipici della zona.

CURIOSITA': La sagra ha aumentato la sua notorietà saprattutto dal 2010, anno in cui i maestri prchettaisono entrati nel Guinness dei primati con la porchetta più lunga del mondo, ben 44,93 metri, mettendo un nuovo record mondiale.

La porchetta, piatto tipico di Monte san Savino, è un maiale intero arrostito e viene servita tagliata a fette sottili, tiepida o a temperatura ambiente, con la crosta, che è deliziosamente croccante, ed è perfetto per riempire un panino e mangiarlo lungo la strada o durante un pic-nic.

Tuesday, September 4, 2012

Rificolona



"Ona Ona, what a beautiful rificolona ......" this old ditty echoed through the streets of Florence and San Giovanni Valdarno the evening of th 7th September the eve of the Nativity of Mary.
Its origin  is to be found in the seventeenth century, when the peasants and mountain areas around Florence came to town to celebrate the Nativity of the Virgin Mary at the Basilica of the Santissima Annunziata. On this occasion, in the square and in the streets around the church was organized a fair-market. In order to get a good seat, where to sell their products, such as cheese, mushrooms, yarns they were from home many hours before and at night they lighted their way with lanterns hung on bestoni. Once in the city, some groups of young Florentines teased the peasants, especially women, perhaps dressed so certainly not elegant and styled in an eccentric and a bit ridiculous way. Some young people threw the watermelon rinds against these lanterns to make them burn.With years for the 7th September the custom remained to compose the lanterns with the features of the peasant.In our days there are some traces of the origin of the festival, as the market in Piazza Santissima Annunziata, the Fierucola of bread, where you can buy organic products and handicrafts of small farms in the area, and as a bonfire of lanterns burn with precise shoots blowgun.
In the days preceding the festival, the children and young people have fun building your own rificolona, ​​that is a model of a colored paper, various shapes, strange and unique, with a little light inside, on the top of a pole
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The festival in Florence is divided into two evenings: the 6th September the festival takes place along the River Arno with parades of lanterns illuminated boats, really impressive, and the 7th September there is the parade from Piazza Santa Croce to Piazza Santissima Annunziata.



"Ona, Ona, ma che bella rificolona......" questo vecchio stornello riecheggia fra le strade di Firenze e San Giovanni Valdarno la serata del 7 settembre, vigilia della Natività di Maria.
La sua origine e' da ricercarsi nel Seicento, quando i contadini ed i montanari delle zone intorno a Firenze si recavano in città per festeggiare la Natività della Madonna presso la Basilica della Santissima Annunziata. In questa occasione, nella piazza antistante e nelle strade intorno alla chiesa veniva organizzata una fiera-mercato. Per poter prendere un buon posto, dove vendere i propri prodotti, come formaggi, funghi, filati dovevano partire da casa molte ore prima e di notte rischiaravano il proprio cammino con delle lanterne appese a dei bestoni. Giunti in città, alcuni gruppi di giovani fiorentini canzonavano i campagnoli, se la prendevano soprattutto con le donne, magari abbigliate in modo non certo elegante ed acconciate in maniera eccentrica ed un po' ridicola. Alcuni giovani, poi, gettavano delle bucce di cocomero contro queste lanterne per farle incendiare.
Con gli anni e' rimasta l'usanza per il 7 settembre di comporre delle lanterne con le fattezze delle campagnole.

Ai nostri giorni sono rimaste alcune tracce dell'origine della festa, come il mercato in Piazza Santissima Annunziata, la Fierucola del pane, dove si possono acquistare prodotti biologici e artigianali delle piccole aziende agricole della zona, ed il falò delle rificolone fatte incendiare con precisi tiri di cerbottana.
Nei giorni precedenti alla festa i bambini ed i giovani si divertono a costruìre la propria rificolona, vale a dire un modellino di carta colorata, dalle forme più svariate, bizzarre e particolari, con un lumicino all'interno, posto in cima ad un'asta.

La festa a Firenze si sviluppa in due serate: il 6 settembre la festa si svolge lungo l'Arno con la sfilate delle rificolone su barche illuminate, davvero suggestivo, ed il 7 settembre si svolge la sfilata da Piazza Santa Croce a Piazza Santissima Annunziata.

Tomato sauce (conserva di pomodoro)

Tomato sauce (conserva di pomodoro)



INGREDIENTS


2-3 kg ripe tomatoes San Marzano

some basil leaves

2-3 onions,

2-3 stalks of celery,

2-3 carrots

salt



PREPARATION


Wash the tomatoes, removing, or even their black spots.

Put them in a large pot along with the onions, carrots and celery. Cook over low heat without adding water and a lid, until the tomatoes are not mushy. Now pass it to the mill. If the tomato sauce seems the right density you can bottle it, otherwise let it cook over low heat, until the desired density. Meanwhile, in a large pot with plenty of water,  sterilize the jars for 30 minutes, separated by a cloth to keep them from flapping in the boil. In the jar put one or more basil leaves and, with the aid of a funnel, pour the tomato sauce into the jar, leaving a finger from the edge of the jar.

when you have filled all the jars, fill a pot with water and soak the jars upside down to sterilize them again. Sterilize for about 45 minutes after the first boil water.

Store in a cool place and protected from light.




INGREDIENTI

2-3 kg pomodori maturi San Marzano
alcune foglie di basilico
2-3 cipolle,
2-3 coste di sedano,
2-3 carote


PREPARAZIONE

Lavate bene i pomodori, eliminando, eventualmente anche le macchie nere.
Metteteli in una pentola capiente insieme alle cipolle, carote e coste di sedano. Lasciate cuocere a fuoco basso senza aggiungere acqua e con un coperchio, fino a quando i pomodori non si saranno spappolati. Adesso passateli con il passaverdura. Se la passata di pomodoro vi sembra della giusta densità la potete imbottigliare, altrimenti fatela cuocere ancoraafuoco basso, fino ad ottenere la densitàdesiderata. Nel frattempo, in una grossa  pentola e con abbondante acqua fate sterilizzare per circa 30 minuti i vasetti, separati con canovaccio per non farli sbattere durante la bollitura. Mettete all'interno del vasetto una o più foglie di basilico e, con l'aiuto di un imbuto, versate la passata di pomodoro nel vasetto, lasciando un dito dal bordo del vasetto.
quando avrete riempito tutti i vasetti, riempite unapentolacon l'acquaed immergetevi i vasetti capovolti per sterilizzarli nuovamente. Sterilizzateli per circa 45 minuti dal primo bollore dell'acqua.
Conservate in un luogo fresco e al riparo dalla luce.

Sunday, September 2, 2012

Monteriggioni




Monteriggioni, located in the Val d'Elsa, near Siena, is visible from afar, on a hilltop surrounded by olive trees, like a place out of time: only 42 people live there in the shelter of the turreted walls built by the Sienese in the XIII century, to defend against attacks Florentine and control the main roads. Monteriggioni was really impregnable: fell only when a traitor, Captain Zeti, surrendered without a fight to the Florentines.The tour can begin right from the around the walls, a little more than 500 meters. Here once stood the "charcoal", a moat filled with coal that was burned in the event of attack.Inside you will find streets, shops, artisans, the small parish who offer a set that has been preserved for centuries.Recently, in addition to access to the walkway on the wall, was a small museum of arms and armor, where an exhibition of reproductions of armor from various eras.Monteriggioni also lies on the ancient Via Francigena, followed by pilgrims going to Rome and is a great starting point for walking and discover stunning landscapes of this area. The lucky ones may found legendary tunnels and passages that are supposed to Siena and Monteriggioni, starting from the well of Piazza Roma.

The plain between Colle Val d 'Elsa and Monteriggioni was once a swamp, where today there are only two lakes, dark Lake and clear lake, around which is known ancient legend.One day passes here the bishop San Cerbone, who stopped at an inn for the night. The landlord was a very evil man and the bishop tried to make him repent of his sins, but without success. The next day, leaving the bishop prophesied that soon the inn, and the landlord would have wallowed and so it was: this is the origin of the lake clear.Lake dark instead appeared as a sodomite, who would not repent of his sins, sank into the depths of hell, and instead of his house formed the dark lake. It is said that this lake even the wood float: water also acts against nature, as the sodomite.




Monteriggioni, situato nella Val D'Elsa, in provincia di Siena, appare visibile da lontano, su un cocuzzolo contornato da ulivi, come un luogo fuori dal tempo: ci vivono solo 42 abitanti al riparo della cerchia muraria turrita costruita nel XIII dai senesi, per difendersi dagli attacchi fiorentini e controllare le vie principali. Monteriggioni eradavvero inespugnabile: caddesolo quando untraditore, il capitano Zeti, si arrese ai fiorentini senza combattere.
La visita può iniziare proprio dal giro delle mura, poco più di 500 metri: qui anticamente si trovavano le "carbonaie", cioè un fossato riempito di carbone e che veniva incendiato in caso di assalti.
All'interno troverete viuzze, negozi, artigiani, la piccola parrocchia che offrono un insieme che si è conservato per secoli.
Di recente, oltre apoter accedere al camminamento sulle mura, è stato allestito un piccolo museo delle armi e armature, dove sono esposte riproduzioni di armature di diverse epoche storiche.

Monteriggioni, inoltre, si trova sull'antica via Francigena, seguita dai pellegrini che si recavano a Roma ed è un ottimo punto di partenza per camminare e riscoprire paesaggi mozzafiato di questa zona. I più fortunati potrebbero trovarei cunicoli ed i passaggi leggendari che dovrebbero collegare Siena e Monteriggioni partendo dal pozzo di piazza Roma.

La piana tra Colle Val d' Elsa e Monteriggioni era un tempo una palude, di cui oggi rimango nosolo due laghi, chiamati Lago scuro e Lago chiaro, intorno ai quali è conosciuta un'antica leggenda.
Un giorno passa di qui il vescovo San Cerbone, che si fermò in una locanda per la notte.. L'oste era un uomo veramente malvagio ed il vescovo cercò di farlo pentire dei suoi peccati, ma senza successo. Il giorno dopo, partendo, il vescovoo profetizzò che presto la locanda e l'oste sarebbero sprofondati e così fu:questa è l'origine del Lago chiaro.
Il Lago scuro, invece apparve quando un sodomita, che non voleva pentirsi dei suoi peccati, sprofondò negli abissi dell'Inferno e al posto della sua casa si formò il Lago scuro. Si dice che in questo lago non galleggi neanche il legno: anche l'acqua si comporta contro natura, come il sodomita.